
ALESSANDRIA - Prende il via
questa settimana nel laboratorio di saldatura dell’Agenzia formativa CNOSFAP di Alessandria il nuovo progetto di formazione e inserimento lavorativo rivolto a
richiedenti asilo e rifugiati, promosso da Cambalache, in collaborazione con CNOSFAP e
Confcooperative Asti-Alessandria, e realizzato con il
contributo della Fondazione CRT, nell’ambito del bando Iniziativa Lavoro.
Nove i beneficiari che saranno protagonisti del percorso, accolti nel
progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Comune di Alessandria e in altri
progetti CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) sul territorio.
Il percorso prevede
una formazione pratica nell’ambito della saldatura – nel laboratorio di ultima generazione della sede CNOSFAP sotto la
guida di tre docenti esperti – volta a
formare figure professionalizzate, pronte a lavorare in aziende del settore. Ma anche un
servizio di orientamento al lavoro per garantire una migliore conoscenza dell’ambito in cui i beneficiari andranno a operare; una parte di formazione sulla
sicurezza sul lavoro, fondamentale per rendere i rifugiati e i richiedenti asilo consapevoli delle norme vigenti e dell’importanza di svolgere le mansioni secondo le modalità corrette; un
approfondimento di educazione
alla cittadinanza, per garantire loro una maggiore integrazione nel percorso che li potrà vedere protagonisti nella società. Il progetto prevede anche
un corso di italiano intensivo, già avviato nelle scorse settimane nella sede di Cambalache.
E poi la formazione
si trasformerà subito in lavoro concreto. Appena
terminato il percorso di apprendimento, i ragazzi inizieranno infatti un periodo di tirocinio di
tre mesi in aziende del territorio che hanno aderito al progetto. Obiettivo: far sì che
l’inserimento si trasformi in ulteriori contratti e possa garantire un futuro professionale a coloro che hanno completato la formazione.

“Il progetto – spiega
Mara Alacqua, presidente di Cambalache – punta alla professionalizzazione dei rifugiati e richiedenti asilo, garantendo loro non solo una formazione sull’ambito lavorativo in cui andranno a operare, ma anche sulla sicurezza sul lavoro e sui diritti e doveri dei lavoratori.
Il modello, benché in un differente ambito professionale, è lo stesso di Bee My Job, progetto di
apicoltura urbana e sociale ideato dalla nostra Associazione, che nel 2018
ha ottenuto il supporto dell’UNHCR – Agenzia ONU per i rifugiati. L’obiettivo non è solo quello di
promuovere la possibilità di nuovi posti di lavoro, ma farlo
supportando l’integrazione e il migliore inserimento nella società”.

“Il primo contatto con Cambalache in cui ci è stata proposta l’iniziativa –
racconta Maurizio Rena, coordinatore territoriale di CNOSFAP, partner dell’Associazione in questo progetto – risale ad agosto dell’anno scorso. L’abbiamo accolta con entusiasmo perché
crediamo fermamente nelle possibilità di coinvolgere in percorsi di questo tipo i richiedenti asilo e i rifugiati. Abbiamo iniziato a progettare l’organizzazione formativa, contattando le aziende per il collocamento in tirocinio dei ragazzi.
Il profilo del saldatore sul territorio è molto richiesto. Ecco perché possiamo dire che la scelta di questo ambito per un progetto di così alto valore sociale sia legata anche a
un’esigenza che nasce dal nostro territorio e dalle aziende che vi operano”.
In estate l'associazione Cambalache animerà la città con
una serie d iiniziative gratuite rivolte ad adulti e bambini. Ecco di seguito
gli appuntamenti in programma.